Realizzare un erbario con il fai da te
Realizzare un erbario con il fai da te
Come ottenere dei fiori secchi
È semplice ottenere dei fiori secchi da avere a disposizione per personalizzare biglietti, segnalibri, cornici, scatole, confezioni, quadri.
Reperire l’occorrente è alla portata di tutti, dalle pianticelle in natura, al materiale per la loro conservazione.
Così, per chi ama la conoscenza della vegetazione spontanea, è di facile realizzazione un erbario con risultati molto soddisfacenti, purché si seguano dei semplici accorgimenti.
Tre sono le fasi di procedimento per entrambi gli scopi:
1. RACCOLTA
2. ESSICCAZIONE
3. CONSERVAZIONE
La raccolta dei fiori
Durante una passeggiata nei prati o nei boschi, dal mare alla montagna, potremo scoprire che sono molti e belli i fiori, che crescono nei luoghi incolti.
Ricordiamo che la loro esistenza è minacciata dall’uomo, dalle sue attività, agricoltura, industria, turismo e dall’inquinamento.
Per questo molte specie sono protette, come gigli, orchidee, genziane, ciclamini, anemoni, peonie, campanelle, garofani, rododendri, sassifraghe e tantissimi altri.
Vanno quindi raccolte con rispetto, come pure tutte le piante, anche se si tratta di una comunissima viola o di una margheritina.
Si avrà cura di scegliere solo gli esemplari che interessano, tra quelli che si presentano nelle migliori condizioni, con il fiore integro, ben aperto e colorato.
È assolutamente da evitare la presenza di umidità esterna che potrebbe far ammuffire la pianta vanificando il nostro lavoro, quindi la raccolta non deve avvenire quando ci sono la brina o la pioggia.
L’essiccazione dei fiori
Per procedere all’essiccamento, si deve avere della carta che possa assorbire, come quella dei tovaglioli o dei comuni giornali, non deve essere lucida né presentare dei rilievi che pressandosi potrebbero stamparsi sui fiori.
Appena raccolta, la pianta deve essere inserita tra due fogli di carta, ben distesa e in modo che le sue parti non si tocchino.
Quando si arriva a casa, si sovrappongono degli strati alternando fogli di carta e piante, aggiungendo un maggior numero di fogli tra gli esemplari che presentano maggior spessore e che quindi contengono più umidità.
Infine, al di sopra, si appoggiano dei libri pesanti in modo da comprimere bene il tutto.
Una rapida essiccazione garantisce i migliori risultati sia in termini di colorazione sia di conservazione, quindi riporre in un luogo asciutto e possibilmente ventilato.
Dopo qualche giorno si controlla il rilascio dell’umidità sulla carta, che va cambiata, e si ripete l‘operazione anche in seguito, ma con minor frequenza, fino alla completa disidratazione.
La conservazione dei fiori
Una volta che si hanno a disposizione le pianticelle secche si procede alla loro conservazione.
Chi vuole utilizzare i fiori per decori, può sistemarli in una scatola, anche da scarpe, alternando uno strato di fiori secchi ed un foglio di carta, ce ne staranno tantissimi, poiché una volta essiccati occupano poco spazio.
Chi invece è interessato all’erbario, per una conservazione alla portata di tutti, comoda e che non occupa molto spazio, si possono utilizzare dei comuni fogli A4, bianchi o colorati, cartelline di plastica a fori, un raccoglitore ad anelli.
Ogni volta che si avrà a disposizione una pianticella perfettamente essiccata, la si inserisce all’interno della cartellina di plastica sul foglio dove si saranno precedentemente scritte tutte le informazioni che si hanno a disposizione: nome della pianta, famiglia, data e luogo di raccolta, ambiente (coltivato, incolto, acquatico,prato, campo, giardino, siepe, bosco…) e tutte le altre particolarità che si osservano.
Un’altra sistemazione, ma più costosa, è di mettere le pianticelle in album con fogli adesivi; bisogna fare attenzione di appoggiarle sul foglio in modo corretto, poiché una volta appoggiate vi si incollano.
Prima di ricoprire con il cellofan inserire in alto e/o in basso le etichette informative.