Bioarchitettura, Bioedilizia ed efficienza energetica degli edifici

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Bioarchitettura, Bioedilizia ed efficienza energetica degli edifici

La casa moderna guarda al futuro e diventa sostenibile

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La casa dove abitiamo è un passaggio cruciale del nostro rapporto con l’ambiente. Le scelte quotidiane in fatto di riscaldamento, raffrescamento e costruzione, possono avere infatti grandi ripercussioni sull’inquinamento, sui consumi, sul paesaggio che ci circonda. Spesso non ce ne rendiamo conto.

Negli ultimi anni nuovi concetti di progettazione biocompatibile si sono fatti strada in fatto di gestione sostenibile del processo edilizio che portano alla realizzazione di case biocompatibili, a con bassi consumi ed economicamente efficienti.

La bioedilizia prevede l’impiego di materiali naturali e la riscoperta di tecniche costruttive tradizionali cogliendone gli aspetti di sapienza millenaria rivisti alla luce delle nuove conoscenze e modalità costruttive moderne.

Accanto ai concetti base della bioedilizia si deve ricercare anche l’efficienza energetica dell’edificio ovvero si deve tenere in conto in fase di progettazione e costruzione di tutti quei piccoli e grandi accorgimenti che possono ridurre le dispersioni energetiche e favorire gli apporti naturali di energia sostanzialmente sotto forma di luce e calore.

Cogliere tutti questi vantaggi sull’impatto ambientale e sul risparmio nelle bollette è meno difficile e complesso di quanto possa sembrare e si traduce semplicemente nel fare le giuste scelte in fase di progetto e nella scelta dei materiali. Il giusto approccio molto spesso non comporta neppure un aumento di costi di costruzione, ma indubbi risparmi durante l’uso della casa.

Una casa eco compatibile a confronto con un’abitazione tradizionale può far risparmiare sino a circa il 38% dei consumi complessivi.

Elementi che compongono la casa, su cui si può agire per risparmiare

tabella consumi edifici

Consumi energetici per ogni mq

  • Riscaldamento :

Per un appartamento tipo di 100 mq dislocato al nord Italia ad esempio occorrono all’anno circa 1.400 euro per il solo riscaldamento mentre adottando i suggerimenti per realizzare la casa ecologica si risparmierebbero circa 600 euro all’anno (42% in meno sul solo riscaldamento) questo da solo permette di ammortizzare in circa 5 anni i costi aggiuntivi che si hanno per gli adeguamenti della casa ai principi di costruzione “sostenibili”. Per risparmiare sul riscaldamento sono molto importanti la qualità dell’isolamento termico sia come materiali sia come accorgimenti di posa, e la scelta della giusta tipologia di impianto (a radiatori, a pavimento, a parete ecc..) nonché l’utilizzo di sistemi ausiliari con pannelli solari termici utili anche per la produzione dell’acqua calda.

  • Elettricità :

Il miglior utilizzo della luce naturale mediante una corretta disposizione delle finestre e l’utilizzo di pannelli solari fotovoltaici per la trasformazione dell’energia solare in energia elettrica può far risparmiare circa il 25% sui costi della bolletta elettrica.

  • Raffresacamento :

In molti casi la giusta temperatura estiva si può ottenere anche senza l’utilizzo dei condizionatori elettrici ma con un buon isolamento termico, con l’utilizzo di sistemi schermanti e sistemi di ricircolo naturale dell’aria si ottiene un risparmio del 35% sui costi della bolletta elettrica.

  • Acqua :

L’uso razionale dell’acqua è ottenibile mediante:
dispositivi di riduzione delle portate applicate ai rubinetti, l’uso di sciacquoni per wc a doppio scarico ed alimentati da rete duale, dal recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie, trattate e riutilizzate. Tali accorgimenti consento un risparmio di circa il 30% sui consumi d’acqua.

Ogni accorgimento adottato può indubbiamente essere utile ma per ottenere risultati concreti è necessario un approccio globale e costante alle tematiche del casa biocompatibile.

Sono importanti le abitudini di chi vive la casa per migliorare i risparmi ma la casa deve essere progettata e costruita per mettere nelle condizioni chi la abita di adottare comodamente ogni accorgimento con un occhio all’ambiente e l’altro al portafoglio.

La legislazione di riferimento

grafico consumi casa

Ripartizione dei consumi in una casa

La legge sul risparmio energetico approvata nel 1991 è diventata parzialmente operante solo nell’agosto del 2005 perché fino a quel momento sono mancati i decreti attuativi. La legge con l’ultimo decreto attutivo ha introdotto la certificazione energetica degli edifici che dovrebbe dare una sorta di certificato di qualità degli edifici analoga a quella che si utilizza per gli elettrodomestici, che ormai molti sanno essere suddivisi in classi di consumo espresse da una lettera dalla F per quelli con elevati consumi alla A per quelli più efficienti.

Purtroppo per i materiali da costruzione la legislazione non prevede ancora l’obbligatorietà della certificazione delle loro caratteristiche rendendo difficile per il cittadino comune capire quali sono imateriali migliori e biocompatibili da utilizzare. I materiali spesso vengono venduti senza etichette e senza istruzioni per il loro corretto uso ed impiego rendendo il fai da te non supportato da conoscenze tecnico-operative o l’uso da parte di persone (anche imprese) non qualificate e competenti sono un fattori che spesso ne vanificano l’efficacia se non addirittura veicolo di danni all’edificio.

Il recente decreto attuativo n. 192/05 ha comunque il pregio d’aver aperto le porte ad una stagione di cambiamenti e aumento della sensibilità al risparmio che ne potrebbe conseguire, non si capisce infatti perché se andiamo a comprare un auto una delle prime cose che chiediamo è quanto consuma? Così come molti quando comprano un elettrodomestico lo scelgono anche in funzione di quanto consuma leggendo la lettera sull’etichetta energetica, non si capisce perché per un acquisto di un bene importante come la casa non si fa la stessa cosa.

Risparmiare sui consumi della casa grazie alla sua qualità costruttiva inciderà sui propri risparmi in maniera decisamente superiore ai consumi della lavatrice o della propria auto.

La maggiore novità del decreto 192/05 è sicuramente l’introduzione del “ certificato energetico dell’edificio ” che prevede la suddivisione degli edifici in classi energetiche di consumo.
La certificazione energetica sarà nel un documento che accompagnerà la casa e avrà nel prossimo futuro sicuramente un grosso impatto sul mercato immobiliare, sarà uno strumento in più per chi vuole comprare casa per appurarne la qualità costruttiva. In molti settori della vita si parla di qualità e ora saremo in grado di pretenderla anche nella scelta della casa che da sempre ha un enorme impatto sia sul benessere quotidiano sia sul paesaggio e l’ambiente.

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